Le aziende tailandesi sono in difficoltà: ristrutturazione invece di esplosione dei profitti!

Transparenz: Redaktionell erstellt und geprüft.
Veröffentlicht am

L’articolo evidenzia le attuali sfide economiche a Bangkok, tra cui il calo dei profitti aziendali e un’economia stagnante nel 2025.

Der Artikel beleuchtet die aktuellen wirtschaftlichen Herausforderungen in Bangkok, einschließlich gesunkener Unternehmensgewinne und einer stagnierenden Wirtschaft im Jahr 2025.
L’articolo evidenzia le attuali sfide economiche a Bangkok, tra cui il calo dei profitti aziendali e un’economia stagnante nel 2025.

Le aziende tailandesi sono in difficoltà: ristrutturazione invece di esplosione dei profitti!

In Tailandia molte aziende si trovano ad affrontare sfide che si riflettono negli attuali dati aziendali. I primi nove mesi del 2025 hanno evidenziato un significativo calo dei risultati operativi rispetto all’anno precedente. In particolare, le società tailandesi in borsa hanno registrato un fatturato di 12.400 miliardi di baht, in calo del 6%. Il reddito operativo totale è sceso a 844 miliardi di baht, in calo del 7,3% su base annua. Nonostante questi sviluppi, secondo il Bangkok Post, l'economia complessiva ha registrato un utile netto di 887 miliardi di baht, trainato da guadagni una tantum derivanti da fusioni e ristrutturazioni.

Perché questi cali? Il motivo principale è un lento processo di ripresa economica, sostenuto da un forte baht e dalla pressione sui costi in vari settori. Soprattutto nel terzo trimestre, le vendite sono state deboli in quasi tutte le aree, riflettendo il baht elevato e la debole domanda interna. Mentre alcuni settori come le assicurazioni e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) hanno registrato una crescita, il settore dei servizi ha sofferto notevolmente.

Approfondimenti specifici del settore

Come sottolineano gli analisti, le sfide che devono affrontare le aziende tailandesi sono molteplici. I mercati finanziari mostrano che 602 delle 817 società quotate – ovvero il 73,7% – hanno riportato utili netti. I principali motori di questo sviluppo positivo sono state le fusioni, le ristrutturazioni aziendali e l’aumento degli investimenti. Rispetto all’anno precedente, l’utile netto è aumentato di un significativo 20,8%, che, secondo Nation Thailand, è stato in gran parte dovuto a queste circostanze uniche.

C'è un certo barlume di speranza: il settore senza energia e petrolchimica registra un calo del fatturato solo dello 0,7%, mentre l'utile operativo è addirittura aumentato dell'1,2%. Tuttavia, la realtà economica rimane desolante: il 97% delle 222 società del Mercato degli investimenti alternativi (MAI) ha registrato un calo dei ricavi del 5,6% e un calo dell'utile netto del 10,9%. La ragione di ciò è la persistente debolezza economica, nonché gli accantonamenti più elevati e le svalutazioni degli investimenti che possono essere attribuiti alle fragili condizioni.

Sfide economiche e prospettive

La situazione macroeconomica mostra che la Tailandia si trova ad affrontare una crescita stimata del PIL di circa il 2,0% nel 2025. Mentre il turismo si sta stabilizzando vicino ai livelli pre-crisi, una ripresa completa non è prevista fino al 2026. Anche le elevate tariffe statunitensi sulle esportazioni tailandesi stanno contribuendo alla depressione della fiducia dei consumatori, che sta mettendo a dura prova il debito delle famiglie, pari a circa il 90% del PIL. Il tasso di inflazione è stimato intorno allo 0,7% per il 2025, il che non allenta la pressione economica, informa WKO.

Le prospettive per il panorama societario rimangono pertanto contrastanti. Mentre alcuni settori potrebbero trarre vantaggio dalla tendenza verso la trasformazione digitale e dalla crescente domanda di prodotti alimentari e agricoli, permane l’incertezza dovuta alla volatilità valutaria e alla fragile economia interna. Nonostante i segnali di una graduale ripresa nel settore del turismo, la strada verso profitti aziendali più stabili potrebbe essere impervia.