Bangkok: salone di parrucchiere smascherato come nascondiglio della droga: otto arresti!
Un parrucchiere a Bangkok è stato denunciato come centro del traffico di droga. Otto sospetti sono stati arrestati mentre la polizia lanciava un'offensiva contro le reti criminali transnazionali.

Bangkok: salone di parrucchiere smascherato come nascondiglio della droga: otto arresti!
A Bangkok, un barbiere poco appariscente si è rivelato un centro di traffico di droga. La polizia ha recentemente mostrato coraggio quando ha effettuato un raid a Soi Sukhumvit 3 nel distretto di Watthana, gestito da una banda straniera. Questa misura dimostra che anche in zone turistiche popolari come Bangkok, l’oscurità del traffico di droga non è lontana. The Thaiger riferisce che sono stati arrestati un totale di otto sospetti, tra cui cittadini di vari paesi come Egitto, Myanmar, Pakistan, Iraq, Afghanistan e Tailandia.
Gli investigatori della polizia sotto copertura hanno riferito di essere stati attirati dal barbiere e confrontati con droghe illegali. Dietro la toeletta e le sedie dall'aspetto normale c'era un deposito segreto della droga con una stanza speciale che era appena visibile e veniva utilizzata come luogo in cui i clienti potevano consumare droga. Molti oggetti di uso quotidiano, tra cui anche un frullatore, fungevano da nascondigli poco appariscenti per la droga sequestrata. Nel raid sono state sequestrate non solo quattro pasticche di ecstasy, ma anche metanfetamine, cocaina, pasticche di metanfetamine, funghi magici, sigarette di contrabbando e oltre 125.000 baht in contanti, solo per citare alcune delle prove.
Una rete complessa
Dall'indagine è emerso chiaramente che si trattava di una rete organizzata. Il gruppo sembrava dividersi chiaramente i compiti: dallo spaccio di droga al reclutamento di clienti fino all'occultamento del contrabbando. Anche una sospettata egiziana, Mina Farouk, ha negato ogni colpevolezza e ha incolpato un altro sospettato di nome Yasim per la situazione. La principale sospettata, una donna tailandese di 50 anni di nome Chalongkwan, ha affermato di gestire solo un negozio di cannabis e un salone e ha negato qualsiasi coinvolgimento nelle attività illegali.
Questo raid non è un incidente isolato. Al contrario, fa parte di una più ampia offensiva contro i crimini transnazionali in Thailandia. Il commissario di polizia, il tenente generale Siam Boonsom, ha già introdotto misure per riconquistare la fiducia dei visitatori nella città e proteggere la comunità locale. Si sospetta che questa operazione abbia collegamenti anche con strutture criminali più ampie che operano oltre i confini nazionali.
Traffico di droga nella regione
Il traffico di droga nella regione non è esente da rischi, come dimostrano i dati relativi al Triangolo d’oro, la zona di confine tra Thailandia, Laos e Myanmar. Secondo un rapporto dell’UNODC del giugno 2025, centinaia di tonnellate di droghe sintetiche vengono contrabbandate fuori dal Myanmar e la Thailandia spesso funge da isola di passaggio per queste operazioni illegali. UNODC ha notato che la regione sta affrontando un aumento senza precedenti della produzione di droga, aumentando enormemente la pressione sulle autorità di contrasto. In un solo mese, nella regione sono state sequestrate 7,1 milioni di pillole di metanfetamina.
Combattere queste attività illegali è un compito collettivo che coinvolge non solo la Thailandia ma anche i paesi vicini. La cooperazione tra le autorità tailandesi e laotiane è supportata da organizzazioni internazionali come l'UNODC, che sta progettando una rete per migliorare la condivisione delle informazioni. Tuttavia, il traffico di droga è solo una parte di un problema complesso che comprende anche il traffico di esseri umani, il bracconaggio e numerosi altri crimini.
I recenti avvenimenti di Bangkok dimostrano chiaramente che le sfide nella lotta contro la droga e la criminalità ad essa correlata restano elevate. La sicurezza e l'ordine, soprattutto nelle zone turistiche, sono essenziali per mantenere la fiducia della comunità internazionale. La polizia resta vigile e pronta ad andare alla radice dei comportamenti dannosi.