Piani del governo: rilanciare il turismo con sgravi fiscali!
Il governo tailandese prevede misure per rilanciare il turismo interno entro il 2026, compresi incentivi fiscali per gli hotel.

Piani del governo: rilanciare il turismo con sgravi fiscali!
In Tailandia si sta cercando di rilanciare il settore del turismo per dare slancio alle attività economiche. Il governo ha messo insieme un pacchetto di misure che comprende diverse misure di sostegno per stimolare il turismo interno e l’economia nel suo insieme. Le ultime statistiche mostrano che il settore del turismo si è contratto di un notevole 8% negli ultimi otto mesi, rendendo necessaria un’azione immediata per affrontare il problema. L’obiettivo è una crescita del PIL dello 0,4%, come riporta il Bangkok Post.
Una parte fondamentale del piano è l’accelerazione della spesa da parte del governo, delle imprese statali e delle autorità locali per formazione, seminari e workshop. Da ottobre 2025 a gennaio 2026 verrà speso almeno il 60% del budget stanziato, che ammonta a circa 6 miliardi di baht, con particolare attenzione alle province turistiche secondarie. Inoltre, dal 1° gennaio 2026 entreranno in vigore ulteriori sgravi fiscali, che ridurranno le aliquote delle accise per locali notturni e locali simili dal 10% al 5%, il che dovrebbe comportare un calo delle entrate di circa 219,55 milioni di baht all'anno.
Incentivi fiscali per gli albergatori e ristrutturazioni
Uno degli elementi più notevoli della nuova strategia è l’introduzione di incentivi fiscali per le ristrutturazioni alberghiere. Dal 29 ottobre 2025 al 31 marzo 2026 gli operatori alberghieri potranno richiedere il doppio delle spese per i lavori di ristrutturazione. Questo schema comprende le spese per le ristrutturazioni, che sono considerate investimenti, mentre le riparazioni non sono incluse. Con circa 24 miliardi di baht che dovrebbero essere investiti da circa 1.200 hotel, ciò potrebbe comportare una perdita fiscale stimata di 240 milioni di baht all'anno, per un totale di 4,8 miliardi di baht in 20 anni, osserva Nation Thailand.
Non tutti gli operatori alberghieri però sono convinti di questi incentivi. Un sondaggio della Thai Hotels Association (THA) mostra che lo scetticismo è alto. Il 50% degli intervistati si aspetta un aumento del reddito solo del 5%, altri addirittura al massimo del 10%. In questo caso gioca un ruolo cruciale il problema della carenza di manodopera qualificata, di cui è interessato il 40% degli operatori alberghieri. Il presidente della THA Thienprasit Chaiyapatranun avverte che gli incentivi fiscali avranno un impatto minimo se non si affronterà la carenza di competenze, secondo Thailandia Suggerimento.
Conclusione e prospettive
Il governo tailandese ha fissato obiettivi chiari e sta dimostrando creatività e determinazione nel suo approccio volto a rivitalizzare il settore del turismo. L'attenzione è rivolta alle province sussidiarie per rafforzare l'economia regionale. Resta però da vedere quanto saranno effettivamente efficaci le nuove misure a lungo termine e se potranno avere l’effetto desiderato nel settore.
In sintesi, resta interessante vedere se e come le nuove misure influenzeranno il settore alberghiero e del turismo. I prossimi mesi saranno cruciali per il successo della strategia, che punta non solo ai profitti a breve termine ma anche a una crescita sostenibile.